viernes, 6 de abril de 2007

Gayatri Mantra

GAYATRI MANTRA


OM
Bhur Bhuva Svaha Tat Savitur Varenyam
Bhargo Devasya Dhimahi Dhiyo yonah Prachodayat




IL GAYATRI MANTRA

Il Gayatri é una preghiera rivolta all' Intelligenza Universale. Il suo scopo é quello di accendere il potere del discernimento per permettere all'uomo di analizzarsi e di rendersi conto della sua natura divina. É conservata come reliquia nei Veda. In realtà le quattro "Mahavakyas", o concetti base racchiusi nei "Quattro Veda", sono impliciti in questo Gayatri Mantra. Agisce come un talismano protettore per coloro che la pronunciano con continuità. I più importanti Maestri hanno affermato che questa preghiera é adatta a qualsiasi credo, perché essa dal Glorioso Potere che pervade il Sole ed i Tre Mondi (Fisico-Eterico-Causale) invoca la crescita, il risveglio ed il rinvigorimento dell' Intelligenza. Il Gayatri Mantra é sinonimo del Divino, é lo stesso suono di Dio, esso permea tutto il Cosmo manifesto. É la Base, la Realtà che trascende l'Universo soggetto a conoscenza e a sperimentazione.Il termine "Gayatri" proviene da GAYAntam TRIyate iti, che significa: "Ciò che preserva, protegge o salva dalla corruttibilità, colui che lo recita". GAYA vuol dire Essere e insegna la Verità, il principio della vita. La Gayatri ha anche tre nomi: Gayatri, Savitri e Saraswati. Gayatri rappresenta i sensi, Savitri é l'energia vitale o prana, ed é il simbolo della verità. Saraswati é la dea del linguaggio e dell'insegnamento, il simbolo della chiarezza intellettuale. Questi tre aspetti sono presenti in ciascun uomo e simboleggiano la purezza di pensieri, parole ed azioni, che ogni aspirante deve raggiungere sul sentiero della realizzazione spirituale.

Quando si insegna a recitare infatti questo Mantra, la persona interessata viene denominata "Dvya", due volte nato. Chi lo recita si trasforma in un saggio.

Gli occidentali hanno studiato le vibrazioni prodotte dalla Gayatri ed hanno trovato che quando essa é recitata con esattezza, come é scritto nei Veda, la luminosità viene emessa in forma circolare.". La Gayatri é sinonimo di Verità. Le scritture dicono: "La Veritá é Dio, come la Saggezza é Dio. Esse sono entrambe presenti ovunque, trascendendo il concetto di spazio e di tempo".

Perciò quando cercate Dio e volete vederLo, dovreste guardare dentro di voi. Egli non é in un luogo lontano, ma nel vostro cuore.

La Gayatri é perciò Hridaya (cuore), l'abitante del cuore dove Daya significa compassione. Aprite dunque il vostro cuore, recitate il mantra quotidianamente e la vostra vita sarà un successo;come il tronco regge l'albero, così la Gayatri sostiene l'ordinamento umano e senza di Essa l'Albero della Vita sarebbe senza vitalità.

Affidatevi alla Gayatri per raccogliere la fulgida luce del Sole, in modo che essa possa inondare il proprio intelletto; la Gayatri é un tesoro che vi guida lungo il cammino della vita. Non dimenticatela mai! Potreste trascurare od ignorare le altre preghiere e gli altri mantra, ma ricordatevi di recitare la Gayatri almeno due volte al giorno. Essa vi proteggerà da qualsiasi male, dovunque voi siate:in macchina, in treno, in aereo o in strada. La Gayatri é Annapurna, la Madre, la Shakti (l' Energia) che anima ogni cosa.Quando viene recitata l'effulgenza di Dio scende su di voi ad illuminare i vostri intelletti ed a guidarvi sul sentiero. Perciò non trascuratela!".
Essa é anche un' invocazione che si rivolge alla Madre Divina.

O Madre Divina
il nostro cuore é coperto di tenebre
Ti preghiamo
allontana da noi questa oscurità
ed accendi la Luce dentro di noi.

Di solito la Gayatri si recita all'alba, a mezzogiorno ed al tramonto. Ma essendo Dio oltre la temporalità, possiamo recitare il Mantra in qualsiasi ora e ovunque. I Maestri ci esortano a recitarlo la sera prima di andare a dormire e la mattina quando ci svegliamo, ma anche mentre facciamo il bagno: così che, mentre l'acqua ci purifica il corpo, il Mantra purifica la nostra mente.

Testo:

Om Bhur Bhuvah swah;
Tat savitur varenyam
bhargo devasya dhimahi
dhiyo yo nah prachodayat. Om.


Significato:

Meditiamo sul Fulgore Supremo dei tre universi.Che Esso possa illuminare la nostra coscienza.

L'invocazione alla divina Gayatri attraverso la recitazione costante e devota del Mantra, porterà all'adepto salute,radiosità,coraggio,armonia, conferendogli inoltri i poteri riservati ai saggi e agli illuminati.: il potere di guarire e di trasmettere il dono spirituale ad altri.Disperde la paura ed elimina disturbi e malattie di pene conflitti e dolore.Ogniqualvolta il Gayatri viene cantato i demoni che dimorano all'interno dell'uomo vengono allontanati e dispersi.


TRADUZIONE LETTERALE

OM: IL SUPREMO
BUH: LA TERRA
BHUVAH: L'ATMOSFERA
SVAH: IL CIELO
TAT: COLUI
OM : IL SUPREMO
SAVITUR: IL SOLE(LA DIVINITA' CHE GENERA E ILLUMINA LA VITA)
VARENYAM: L'ASSOLUTO, IL MIGLIORE TRA I TANTI
BHARGO : QUELLA LUCE SUPREMA CHE DIMORA NEL SOLE E DISTRUGGE I SEMI DEL KARMA
DEVASYA: DELLA DIVINITA' CHE CAUSA LO SPLENDORE DELL'UNIVERSO
DHI MAHI: MEDITIAMO
DHIYO YO NAH: CHE IL NOSTRO INTELLETTO
PRACHO DAYAT: POSSA INCITARE



TRADUZIONE DAL SANSCRITO
In tutte e tre le dimensioni (terrestre, astrale e celeste), meditiamo sul più adorabile, desiderabile ed incantevole splendore fulgido di quel Sole Divino del nostro Dio Supremo che è il nostro creatore, ispiratore, colui che dà vita, rimuove il dolore e la sofferenza, ed è sorgente di Gioia eterna. Possiamo noi ricevere la sua Luce dorata, che ci ispiri ed illumini la nostra Comprensione, nutra il nostro intelletto, scacci l'oscurità e ci guidi nella giusta direzione attraverso il nostro viaggio che ci condurrà alla nostra sacra sede.




Per cogliere la rilevanza di questo testo sacro dobbiamo ricordare l'importanza di un mantra, specialmente nel periodo vedico, anche se il mantra è un fenomeno umano primordiale riscontrabile praticamente in tutte le tradizioni religiose. I mantra non sono formule magiche, neppure frasi puramente logiche; essi collegano, in modo molto particolare, gli aspetti oggettivi e soggettivi della realtà. Per illustrare questa funzione viene spesso usato questo esempio. Un re chiede al suo ministro, che è molto progredito nella vita spirituale e pratica il japa (la recitazione dei mantra), di insegnargli il suo mantra. Il ministro si rifiuta ma il re insiste. Il ministro dice a un paggio che si trova lì vicino di catturare il re, ma nonostante ripeta l'ingiunzione il paggio non si muove. Infine il re, irritato, dice al paggio di catturare il ministro e il ragazzo ubbidisce immediatamente. Il ministro scoppia a ridere e spiega al re: i nostri ordini erano gli stessi e anche colui che li riceveva; eppure in un caso il comando non fu eseguito e nell'altro sì. Nel caso di un mantra tutto dipende dall'autorità e dalla preparazione spirituale di chi lo pronuncia. La parola mantra denota ciò che è stato pensato o conosciuto o ciò che viene trasmesso in privato - o persino in segreto attraverso l'iniziazione (dìksa) - e che possiede il potere di liberare. È parola sacra, formula sacrificale, consiglio di grande efficacia. Il mantra non è né un mero suono né una semplice magia. Le parole non hanno solo un suono ma anche un significato che non è manifesto a tutti coloro che semplicemente odono il suono. Fede, comprensione e pronuncia fisica, così come la continuità fisica (il mantra deve essere trasmesso da un maestro), sono requisiti essenziali per un mantra autentico.



L’INIZIAZIONE

Una delle parole tradizionali per Tatto fondamentale della preghiera è la concentrazione, e noi dobbiamo capirla nel modo più preciso. L'uomo di preghiera, entro e attraverso la sua concentrazione spirituale, veramente concentra sempre più parti della realtà; egli condensa, per così dire, le particelle meno concentrate dell'universo che fluttuano intorno a lui così da ridurle alla loro essenza. Egli può farlo perché ha trovato il centro della realtà che gli permette veramente di concentrarsi, ossia di centrare i suoi mondi in un solo centro. Questo può essere fatto quando i tre centri, quello della realtà esterna, quello della realtà interna e quello dell'uomo stesso, coincidono. Il risultato è armonia e pace.

La Gàyatri accompagna l'uomo non solo nel suo corso quotidiano, ma anche nei momenti più solenni della sua vita. Costituisce una parte importante della cerimonia di iniziazione. D'ora innanzi, avendo ricevuto il mantra dal suo maestro, il giovane avrà il diritto di pronunciarlo e così di partecipare al mondo spirituale che lo unisce a tutti gli altri che lodano e adorano Dio attraverso le parole vive di questa preghiera cosmica. Molti sàstra hanno indicato come deve essere recitata la Gàyatri. Ogni giorno lo studente della sacra conoscenza dovrebbe alzarsi all'alba e recitare la Sàvitrì (come è spesso chiamata la Gàyatri) finché vede sorgere il sole e all'imbrunire, seduto, recitarla finché scorge le stelle. È certamente molto più dell'epifania della luce; è la luce stessa quando la recitazione è una vera preghiera, un'assimilazione e un'identificazione con ciò che si prega.


Tratto da: Raimon Panikkar – I Veda - Mantramanjari – Testi fondamentali della rivelazione Vedica BUR Edizioni






OM E GAYATRI MANTRA

Secondo la scienza del mantra vi sono quattro tipi di onde sonore: onde statiche, onde riverberanti, onde oscillanti ed onde trascendentali.

Il mantra “Om” produce tutte queste quattro onde: Om è la combinazione di tre suoni “A” “U” “M”.

“A” crea le onde statiche - “U” le onde riverberanti - “M” le onde oscillanti.

La quarta onda, essendo trascendentale et oltre i sensi dell’udito e della parola, viene creata meditando su “Om” nel centro del cuore.

“A” rappresenta lo stato di veglia o scienza sensoriale, “U” rappresenta il sonno subconscio e “M” rappresenta il sonno profondo o l’inconscio.

La quarta onda rappresenta la dimensione illimitata della conoscenza che è oltre la mente e i sensi. Quindi possiamo dire che “Om” ha quattro basi: il mondo sensoriale, il mondo mentale, il mondo materiale e lo stato ultimo. Secondo i “Veda”, Om è il primo e l’ultimo mantra. Esso non ha nome e forma et è considerato essere la forza creatrice della mente universale. Il concetto di mente universale è molto difficile per noi da comprendere. Nelle scritture viene chiamata Hyranyagarbha, ed è simboleggiata da un uovo.

Nel centro di questo uovo vi è il punto ultimo dal quale il suono scaturisce. “Nada” letteralmente significa suono, ma in questo caso si riferisce al punto ultimo di risonanza. Questo punto è un punto trascendentale dove “Om” si trova in forma immanifesta. Non vi è vibrazione, non vi è ritmo, non vi sono onde: tutto sembra essere completamente silenzioso e potenziale. Può essere immaginato come totale in natività. Ai poli opposti di questo uovo universale vi sono le forze conosciute con spazio e tempo. Lo spazio è la forza d’energia positiva et il tempo è la forza d’energia negativa.

Quando avviene l’unione, vi è un’esplosione di forza della quale risulta l’intera creazione universale. Quindi il mantra “Om” rappresenta la forza creatrice, il centro in cui il tempo e lo spazio si uniscono e dove l’infinito è spaccato in una moltitudine di infiniti.

“Om” è un mantra molto potente per lo scopo della trascendenza.

GAYATRI

“Om” è il primo mantra che è stato amplificato in modo dare forma a Gayatri: le ventiquattro sillabe che compongono il Gayatri Mantra sono:

Om Bhur Bhuvah Svah Tat Savitur - Varenyam Bargho Devasya Dhimahi - Dhiyo Yo Nah Prachodayat.

Dalle ventiquattro sillabe di Gayatri emanarono le scritture più antiche conosciute dall’uomo: i “Veda”. Gayatri è il simbolo della conoscenza spirituale nell’uomo. Questa conoscenza ha tre stadi: il momento in cui sorge, il momento in cui è pienamente manifesta e il momento in cui entra nella pace eterna. Il sole che sorge all’alba simboleggia la vita spirituale et il sole che tramonta la sera simboleggia l’intera materia della conoscenza. Quando non vi è sole, ne luce, questo rappresenta la notte buia dell’Anima secondo la Bibbia, o Shivaratri per gli Induisti, la notte buia di Shiva. Gayatri deve essere praticata all’alba. Dopo degli anni può essere ripetuto mentalmente, ma inizialmente deve essere ripetuto a voce alta. Essendo un mantra Vedico, la sua ripetizione controllata da alcuni accenti, non come ripetete altri mantra in sanscrito.

Per la pratica di Gayatri, l’unica restrizione è che si deve ricevere il mantra da un “Guru” (Maestro). La pratica di Gayatri è la via verso una disposizione spirituale. Esso ha un potente simultaneo effetto sul corpo, sulla mente, sui sensi e nella vita spirituale.

I “Veda” dicono che l’individuo deve trascendere la conoscenza materiale solo dopo averla sviluppata. Tutta l’evoluzione passa attraverso tre stadi diversi. Il più basso è Tamo Guma, l’inerzia è l’energa potenziale. Sopra questo vi è Rajo Guna, il dinamismo e la manifestazione, la luce. Questo è seguito da Sattwa Guna e l’equilibrio nella forza della creazione. Se l’individuo trascende prematuramente, la sua evoluzione ristagna. Quindi i “Veda” hanno un concetto molto chiaro. L’ego deve essere dissociato dal Tamo Guma. L’energia potenziale deve divenire dinamica e manifesta. Ai sensi et agli organi motori viene dato una completa libertà d’espressione. La mente può pensare senza fine. Quando questa espressione avviene, l’evoluzione al punto di Rajo Guna. La coscienza umana è nel buio totale, come a mezzanotte. Da quell’oscurità viene l’alba del giorno e la visione interiore, la percezione o la consapevolezza interiore iniziano. Questo è il concetto di Gayatri. Quindi gli Induisti insegnano questo mantra ai loro figli all’età di sette, otto o nove anni: non gli è permesso di praticarlo prima. Quando hanno soddisfatto tutti gli obblighi e tutti i desideri della vita, quando un certo disgusto viene nelle loro menti, lasciano Gayatri mantra et iniziano a praticare “Om”. Il mantra “Om” è per gli Yogi poiché è la scorciatoia per il compimento della trascendenza spirituale.



S. P.

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